Siamo favorevoli all’idea proposta dal Premier, Matteo Renzi, di mettere a punto un piano di risparmi da 2-5 mld da realizzarsi senza tagli lineari e quindi senza appesantire ulteriormente il carico fiscale sugli italiani. Inoltre, ci è piaciuto il fatto che il presidente del Consiglio abbia parlato da sindaco e da persona normale. Al nuovo esecutivo noi concediamo dunque fiducia non in bianco. Infatti, siamo in attesa di vedere quali saranno i primi provvedimenti concreti che intenderà approvare. Noi speriamo di confrontarci al più presto con il nuovo governo per parlare delle nostre proposte, contenute nello ‘sblocca-lavoro’, e di tutti quei provvedimenti urgenti per far uscire il nostro Paese dalla crisi economica, come quello sulle rendite finanziare, portando la tassazione alla media europea del 20 – 30%. Si pensi che, nella sola Germania, la percentuale si attesta al 25%. Noi da mesi proponiamo lo sblocco dei crediti alle imprese, la riforma della pubblica amministrazione e la riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale. Vogliamo, quindi, dare il nostro contributo sulla riforma della giustizia, anche alla luce dei nostri numerosi progetti di legge presentati nella scorsa legislatura. Inoltre al presidente del Consiglio chiediamo di prendere in considerazione la nostra proposta di legge sulla vendita dei beni confiscati alla mafia. Un tesoretto che vale quanto una manovra finanziaria grazie al quale si potrebbe far recuperare alle casse dello Stato denaro prezioso, proprio in un momento in cui l’Italia ha urgente bisogno di risorse, senza mettere le mani in tasca ai cittadini, che hanno già pagato abbastanza. Quelli da noi proposti sono strumenti validi che sottoponiamo all’attenzione del nuovo Governo, affinché possa portare avanti concretamente quanto annunciato, attraverso soluzioni rapide ed immediate. In base alla nostra proposta di legge d’iniziativa popolare sui beni confiscati alla mafia, si potrebbero recuperare ingenti risorse economiche con le quali potremmo eliminare la tassa sulla casa e le tasse sulle piccole e medie imprese. Vendere i beni confiscati alla mafia, dopo averne garantito la funzione sociale, significa anche reperire risorse per le bonifiche ambientali, salvaguardando il nostro territorio dal dissesto idrogeologico e dallo sciacallaggio delle eco-mafie. Di questo parleremo con Renzi per verificare se, realmente, c’è quel cambio culturale del Governo che dalle parole,passa ai fatti.