A dispetto di quanto vorrebbero farci credere gli esponenti del Governo delle larghe intese, nel 2014 non ci sarà alcuna ripresa. A dirlo non siamo noi dell’Italia dei Valori ma il Presidente di Confcommercio che ha evidenziato come le aziende, in particolare quelle legate al commercio, al turismo e ai servizi, siano ormai ridotte allo stremo. Questa situazione è chiaramente causata dalla grave crisi economica in cui è piombato il nostro Paese ma è dovuta anche, come ha evidenziato la stessa Confcommercio, al proliferare dell’illegalità. L’abusivismo e la contraffazione creano danni devastanti e, spesso, irreversibili per migliaia di aziende oneste che rischiano di sparire. Per il governo arriva l’ennesima doccia fredda. Se, infatti, ai dati forniti da Confcommercio sommiamo quelli sulla disoccupazione, soprattutto femminile e giovanile, quelli sui cassintegrati e sulle partite Iva scomparse, si avrà la cifra della drammatica situazione in cui ci troviamo. L’esecutivo delle cosiddette larghe intese non può scappare dalle sue responsabilità, né continuare a dire che la ripresa è vicina. La verità, infatti, è che dietro facili slogan e vane promesse, gli italiani sono stati beffati da una classe dirigente che ha dimostrato di non essere all’altezza del proprio ruolo. L’unica strategia economica messa in campo dal Governo è stata, infatti quella di far pagare la crisi alle fasce sociali più deboli e lasciare corrotti ed evasori liberi di continuare ad arricchirsi sulle spalle degli italiani onesti. Senza legalità non può esservi ripresa economica non si può prendere a calci il futuro dei cittadini.