Sul fronte della disoccupazione la situazione, in Italia, è a dir poco allarmante. A certificarlo sono anche i dati forniti dal ministero del Lavoro. Ancora una volta, i giovani, soprattutto quelli che risiedono nelle regioni del Mezzogiorno, rappresentano la fascia d’età più colpita dalla drammatica crisi in atto. La condizione in cui si trova il nostro Paese è il frutto di anni di politiche sbagliate e inique, messe in campo da Berlusconi prima e da Monti poi. L’attuale esecutivo, invece di invertire la rotta, ha proseguito sulla stessa strada dei governi precedenti. Infatti, sotto la sua scure sono finiti soltanto i precari, i lavoratori dipendenti, le partite Iva e le piccole e medie imprese, lasciando impuniti i ladri di Stato. Invece di rispondere ai diktat dell’Europa, che non sono certo adatti alla nostra situazione economica e sociale, questo esecutivo metta in campo misure strutturali, volte a rilanciare la crescita, recuperi i proventi dei capitali illeciti e chieda a Bruxelles due anni di tempo in più per poter ridurre il debito.