Quello che sta accadendo in Italia è di una gravità inaudita. Un condannato in via definitiva non si rassegna al verdetto della Cassazione e, non si sa in base a quale principio, si considera, di fatto, al di sopra della legge. Berlusconi continua a far perdere credibilità al nostro Paese agli occhi della comunità internazionale. E questa assiste, incredula, alla farsa messa in atto dal condannato e dai suoi sodali che si ostinano disperatamente a negare i fatti. E per dimostrare la loro deferenza al padroncino di Arcore, i suoi accoliti fanno a gara a chi la spara più grossa: attacchi alla magistratura, ricatti al Quirinale e inni alla guerra civile. Forse non sanno che in uno Stato di diritto le sentenze si applicano e non si discutono. Per calare il sipario e mettere la parola fine a questo governo, paralizzato dai ricatti e che ha non ha messo in campo alcun provvedimento nell’interesse dei cittadini, c’è una sola cosa da fare: cambiare immediatamente la legge elettorale e ridare la parola ai elettori.