INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA inviata agli uffici preposti della Camera da IGNAZIO MESSINA
MESSINA. – Al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al ministro per i Beni e le Attività Culturali.- Per sapere – premesso che: il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese ha avviato nel 2010 sia l’iter di V.I.A. Statale per gli aspetti ambientali che la procedura prevista presso il Ministero delle Infrastrutture per gli aspetti tecnico-strutturale ed economico al fine di ottenere le autorizzazioni necessarie alla realizzazione, nell’area SIC Alta Valsessera (Biella), di un invaso di grandi dimensioni destinato a usi plurimi con principalmente funzione irrigua, funzione quest’ultima realizzabile trasferendo le portate naturali del bacino del torrente Sessera ad altro bacino idrico mediante una condotta forzata di ben 28 km;tale opera non è espressamente prevista e/o pianificata (localizzazione, dimensionamento, finanziamento, ecc.) negli strumenti:
- Piano Irriguo Nazionale vigente
- Piano Irriguo della Regione Piemonte vigente
- Piano Tutela delle Acque della Regione Piemonte vigente – Norme d’Area;
il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha disposto il finanziamento per la progettazione definitiva di questa opera (Decreto Ministeriale MiPAAF del 16/2/2005, n. 414-5592) ancorché, come sopra richiamato, tale opera non risulti elencata nel sopraccitato Piano Irriguo Nazionale, ovvero non sia stata preliminarmente inserita in strumenti di pianificazione-programmazione economica, sentite anche le comunità locali.Va inoltre considerato che la Regione Piemonte non ha ancora provveduto, come dispone la normativa comunitaria e nazionale, né alla redazione ed approvazione del Piano di Gestione né alla identificazione dell’Ente Gestore del SIC Alta Valsessera e che la stessa Regione non ha neppure ancora definito le “aree inidonee” in ottemperanza al Decreto ministeriale 10 settembre 2010. G.U. 18 settembre 2010, n. 219;il rischio, espresso anche dalle comunità locali, è che l’opera in oggetto aggravi ulteriormente il fragile equilibrio di tale area protetta per particolari habitat e specie ove sono già presenti numerosi impianti di produzione idroelettrica (compreso l’invaso esistente) ed altre inopportune attività antropiche (impianti da sci con innevamento artificiale); inoltre gli investimenti comunitari già disposti per il SIC Alta Valsessera (progetti LIFE +) saranno sostanzialmente risorse sprecate se tale opera sarà realizzata.Lo stato dell’iter autorizzativo vede ad oggi espresso un parere favorevole con prescrizioni da parte della Commissione di VIA, parere non ancora tradotto in Decreto di Compatibilità Ambientale in quanto il Ministero per i beni e le attività culturali ha espresso una osservazione contraria relativamente alla capacità di invaso prevista, ritenuta eccessiva;l’associazione “Custodiamo la Valsessera” ha proposto un pertinente appello al Ministro delle Politiche Agricole affinché le decisioni sull’eventuale approvazione/finanziamento di tale invaso siano assunte previa preventiva:
- revisione delle aree di bonifica e dei consorzi di bonifica;
- aggregazione dei consorzi irrigui e di bonifica sussistenti sullo stesso bacino idrico (disposizioni di PTA Regione Piemonte e l’Intesa Stato/Regioni/Provincie del 18/09/2008 per l’attuazione dell’articolo 27 DEL DECRETO LEGGE N. 248/2007. “CRITERI PER IL RIORDINO DEI CONSORZI DI BONIFICA”);
- declassificazione del Consorzio di Bonifica Baraggia in Consorzio Irriguo stante la esaurita funzione di bonifica;
- contenimento delle quote spettanti ai consorzi per le spese sostenute per realizzare le opere di cui alla circolare del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste n. 312 del 1/7/1985;
- revisione della facoltà impositiva concessa ai Consorzi per i “benefici di bonifica”, sovente sovra-dimensionata e di cui si fa largo abuso;
- valutazione dell’opera proposta in Valsessera nell’ambito della definizione del futuro Piano Irriguo Nazionale (ovvero in rapporto ad altri interventi e secondo criteri di priorità ed urgenza rispetto ad altre aree e colture asservite);
- rispetto della procedura di PTA che necessita di preliminare definizione dell’opera nella pianificazione regionale e la contestuale modifica, discussa con gli enti del territorio, delle Norme di Area del PTA piemontese;
- attenta analisi di quanto in realtà poco incidano le variazioni climatiche sulla risicoltura in rapporto ad altre attività agricole;
rimane infine da valutare anche il fatto che un consulente del Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese, padre del direttore del Consorzio stesso, è coinvolto nell’indagine “CENTURIONE” per corruzione di funzionari del Ministero dell’Agricoltura e che il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese non ha ritenuto di sospendere tale incarico di consulenza in attesa della conclusione del procedimento:-se i Ministri in indirizzo non ritengano necessario sospendere e/o annullare la procedura di VIA disponendo che progetti di tali dimensioni ed impatti possano essere valutati solo ed esclusivamente dopo che la Regione Piemonte abbia ottemperato alle disposizioni comunitarie approvando il Piano di Gestione del SIC Alta Valsessera e dopo che la stessa Regione Piemonte abbia definito le “aree inidonee” in ottemperanza al Decreto ministeriale 10 settembre 2010. G.U. 18 settembre 2010, n. 219;se i Ministri interrogati non ritengano opportuno rispondere all’appello inviato dall’associazione “Custodiamo la Valsessera” sopra riassunto;se si intendano avviare indagini sui rapporti intercorsi tra il Consorzio di Bonifica della Baraggia e il Ministero delle Politiche agricole al fine di ottenere il finanziamento del progetto definitivo di un’opera non inclusa nel Piano Irriguo Nazionale;se si ritenga di provvedere ad un commissariamento dello stesso Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese per l’evidente conduzione famigliare.