Il condannato Berlusconi ha sciolto le riserve ed ha minacciato di far cadere il governo se non otterrà un salvacondotto. Le annunciate dimissioni di massa dei parlamentari del Pdl, nonché le gravissime dichiarazioni contro la magistratura rilasciate ieri dall’ex premier, dimostrano l’irresponsabilità e i comportamenti eversivi di questi cosiddetti rappresentanti delle istituzioni. In qualsiasi Paese normale un condannato sarebbe stato già estromesso da tempo dalla vita politica, ma da noi continua a ricattare le istituzioni ed ad inquinare la vita democratica e a calpestare lo Stato di diritto e la Costituzione. Il comportamento di un capo partito, di un uomo solo al comando che richiama i soldatini alla sua volontà, che attacca uno dei tre poteri fondanti la nostra Carta evoca tristi ricordi del Ventennio e umilia il nostro Paese agli occhi della Comunità internazionale. Ci auguriamo che nessuno ceda a questo ignobile ricatto e che si ridia dignità alle nostre istituzioni stigmatizzando tali affermazioni e comportamenti e respingendo questo attacco alla nostra democrazia.